Ad agosto e settembre le escursioni nei boschi in montagna sono particolarmente piacevoli ed affascinanti, alla scoperta dei profumi della natura che si fanno più intensi e dei colori che cambiano.
Questo è anche un buon periodo per andare alla ricerca di funghi, approfittando di una piacevole e sana passeggiata.
Nelle nostre zone si possono trovare:
Pioppini, Fungo di S.Giorgio, Prugnolo, Finferlo Gallinaceo, Finferla, Prugnolo, Trombetta da morto, Spugnola, Morette, Mazza di tamburo, Ovoli, Porcini, Cliticybe Geotropa, Polyporus poes caprae, Verdone (Russola)…
Bisogna però osservare rigorosamente le regole che disciplinano la raccolta di funghi spontanei a tutela della conservazione e dell’incremento del patrimonio naturale.
La raccolta dei funghi epigei nel territorio di Cortina d’Ampezzo è infatti disciplinata da uno specifico Regolamento.
Visita il sito dell’Unione Montana per la RACCOLTA FUNGHI
IN SINTESI
I residenti nel Comune di Cortina d’Ampezzo possono raccogliere i funghi gratuitamente tutti i giorni.
Se non siete residenti potete andar per funghi dall’alba al tramonto nei giorni di martedì, venerdì, domenica e tutte le festività infrasettimanali. Dovrete essere in grado di esibire un documento di identità valido e la ricevuta del versamento del contributo richiesto per il PERMESSO che può avere validità giornaliera (20 euro), settimanale (40 euro), mensile (70 euro) e annuale (75 euro)
Non è consentita la raccolta all’interno dei confini del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, se non ai Regolieri residenti.
Il permesso per la raccolta funghi può essere acquistato presso il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi oppure all’ufficio delle Regole d’Ampezzo, entrambi presso la Ciasa de ra Regoles in centro a Cortina d’Ampezzo.
E’ molto importante saper riconoscere i funghi commestibili e, in caso di dubbio, evitarne il consumo e portare i funghi sospetti all’ Ispettorato Micologico della ASL.
I funghi raccolti vanno sempre controllati uno per uno al momento della pulizia ed occorre consumarli entro breve tempo dalla raccolta perché sono altamente deperibili.
Anche i funghi non riconosciuti come velenosi possono dar luogo ad intossicazioni se consumati crudi o non sufficientemente cotti, tranne quelle poche specie che si prestano allo scopo, come i porcini. In ogni caso, anche i funghi più pregiati, come i porcini, sono difficili da digerire, quindi vanno consumati in piccole quantità e mai in pasti ravvicinati.
In caso di sospetta intossicazione, bisogna rivolgersi subito al 118 o al Pronto Soccorso, ingerire abbondante acqua e assolutamente niente alcool né caffè. Cercare di liberare lo stomaco al più presto possibile, portare con sé gli scarti della pulizia e gli avanzi del pasto, per farli esaminare.
Altre utili norme comportamentali sul sito del Gruppo Micologico di Belluno.
Se siete stati fortunati e avete fatto un buon raccolto di pregiati porcini, ecco la nostra fonte di ispirazione per portarli a tavola… semplice semplice!
Il risotto ai funghi porcini della nonna