… anche a Carnevale!
I “Carafòi” sono delle sfogliatelle dolci fritte che fanno parte dalla tradizione culinaria ampezzana, il dolce delle feste per eccellenza. Si preparavano per le grandi feste: matrimoni, nascite, feste di paese e anche a carnevale.
La ricetta si tramanda da madre in figlia ed ogni famiglia ha la sua, ma oggi sono rimaste poche le donne che sanno fare i Carafòi. Ci vuole tempo, pazienza e una certa abilità. Essendo una ricetta antica, non ci sono dosi vere e proprie, è solo questione di esperienza.
Però non è poi tanto difficile, ci si può provare… e noi lo abbiamo fatto!
Ecco la nostra ricetta della nonna dei Carafòi ampezzani
Ingredienti:
600gr di farina di frumento 00
3 tuorli d’uovo + 1 uovo intero
2 cucchiai di zucchero
70gr di buon burro di malga sciolto
1 cucchiaio di olio
1 pizzico di sale
1 bicchierino di grappa bianca di vinaccia
vino bianco q.b. per impastare
Preparazione:
Per stendere la pasta servono una spianatoia e una macchina per pasta (a manovella o elettrica) e una rotellina per tagliare.
Per friggere, una padella dal fondo largo con abbondante olio di semi o, meglio ancora, strutto.
Mettere la farina a fontana sulla spianatoia.
Aggiungere le uova sbattendole un po’ con la forchetta e poi tutti gli altri ingredienti.
Impastare il tutto, aggiungendo poco vino bianco alla volta, fino a raggiungere una consistenza compatta ed elastica.
Lavorare la pasta per qualche minuto e poi tenerla coperta con un canovaccio.
Prelevare un pezzettino di pasta alla volta e tirarla con la macchina fino a farla diventare ben sottile.
Passare i bordi delle sfoglie con la rotellina, ricavare delle losanghe un po’ larghe e praticare in ciascuna due taglietti al centro.
Con delicatezza immergere i carafòi pochi alla volta nell’olio bollente.
Quando avranno preso un colore leggermente dorato, basteranno pochi secondi, adagiarli su carta da cucina.
Una volta raffreddati, cospargerli con abbondante zucchero a velo.
Consigli
Per preparare i carafoi è meglio essere in due persone: una che tira le sfoglie e una che frigge.
La stanza dove friggerli deve essere chiusa, spiragli d’aria fanno assorbire maggiormente il grasso (così si dice).
Alcune ricette prevedono l’aggiunta di buccia di limone grattuggiata e lievito in polvere.